Ecobonus 2022: cosa copre, chi può richiederlo e quali sono le scadenze
Sapevi che grazie all’Ecobonus puoi migliorare l’efficienza energetica della tua casa spendendo la metà e anche meno rispetto al prezzo di listino? La legge di Bilancio del 30 dicembre 2021, infatti, ha confermato la proroga dell’Ecobonus fino al 2024, rendendo possibile una serie di agevolazioni fiscali finalizzate a sostenere gli interventi per il risparmio energetico.
Il risparmio è davvero consistente, poiché si scegliere:
- Se pagare meno tasse detraendo dal 50% al 110% delle spese sostenute in dieci rate annuali di pari importo;
- Se cedere il credito d’imposta a terzi;
- Se ottenere direttamente lo sconto in fattura del 50% o del 65%.
In dichiarazione dei redditi è possibile detrarre diverse spese: in questa guida abbiamo preparato un approfondimento sull’Ecobonus, su cosa copre e sulle tempistiche per richiederlo.
Detrazione al 65% con l’Ecobonus 2022: cosa copre e come ottenerlo
Il cosiddetto Ecobonus consiste in una detrazione IRPEF o IRES, concessa quando si eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti. Per ottenere la detrazione al 65% è necessario sostenere le spese nei seguenti casi:
- ristrutturazione dell’impianto di riscaldamento;
- installazione di pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici;
- installazione di caldaie a condensazione di efficienza energetica pari almeno alla classe A, contestualmente all’installazione di dispositivi di termoregolazione;
- installazione di dispositivi smart per il controllo dell’impianto da remoto;
- installazione di scaldabagni a pompa di calore;
- installazione di impianto solare termico;
- interventi di isolamento termico o riqualificazione energetica.
Ecobonus 2022: quando spetta la detrazione al 50%
L’Ecobonus al 65% non è l’unica forma di bonus disponibile. Esistono, infatti, diverse tipologie di Ecobonus, tra cui quella al 50% che permette di rientrare della metà della spesa sostenuta per interventi quali:
- sostituzione o nuova installazione di impianti di riscaldamento dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;
- sostituzione di impianti di riscaldamento con impianti dotati di caldaie a condensazione almeno di classe A;
- acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi e di schermature solari.
Superbonus al 110%? Ecco come funziona e quali sono i requisiti per ottenerlo
Gli Interventi del bonus 110% non sono validi per tutti i lavori di ristrutturazione ma solo per quelli destinati a migliorare l’efficienza energetica della struttura di almeno due classi e le prestazioni antisismiche degli edifici (sismabonus).
Tra le spese agevolabili dal Superbonus 110% ricordiamo:
- interventi di isolamento termico sugli involucri;
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni, sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti;
- interventi antisismici;
- interventi di efficientamento energetico;
- installazione di impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo.
I privati è che possono agganciarsi a questi lavori, detti “trainanti”, ed eseguire interventi di efficientamento energetico nelle proprie unità abitative usufruendo della detrazione al 110%.
A chi rivolgersi per ottimizzare le prestazioni energetiche della tua casa?
L’articolo 14 del DL n. 63/2013, modificato per l’ultima volta dalla Legge di Bilancio 2022, illustra quali sono i lavori ammessi per usufruire delle detrazioni fiscali, i limiti di spesa e i relativi adempimenti.
L’Ecobonus è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024, insieme al bonus ristrutturazione al bonus mobili. Dunque è il momento giusto per sostituire la tua vecchia caldaia con un modello più efficiente!
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L’Ecobonus è previsto anche per chi sostituisce un climatizzatore, installando un apparecchio ad alta efficienza energetica che possa fornire alte prestazioni e impiegare un consumo minore di energia.
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